Argento agli Europei Seniores a Squadre Femminili Bled 2013

Emanuela Gumirato, Camilla Dettori, Clotilde Costa, Capitana: Silvia Valli , Giovanna Foglia, Francesca Christillin

GIOCARE IL MATCH DECISIVO PER LA SQUADRA

Bled, un campo tecnico, molto mosso e immerso nei boschi delle Alpi slovene: una cornice perfetta per difendere il titolo di Campionesse Europee a Squadre conquistato nel 2012.

Siamo partite molto cariche, con la guida esperta della Capitana che ha saputo valorizzare e complementare le caratteristiche di gioco di ognuna di noi per affrontare un parterre di 15 Nazioni agguerrite e competitive.

Abbiamo giocato due buoni giri di qualifica medal per conquistare il primo flight delle 8 migliori Squadre che si sarebbero contese il podio e la vittoria finale nei match plays. Ognuna di noi ha dato il suo contributo impegnandosi fino in fondo ed è stata fondamentale la bella prestazione di chi è stata inserita con un brevissimo preavviso per sostituire una giocatrice infortunata.

Subito due incontri molto impegnativi: prima la Francia, sconfitta in finale nel 2012, e superata anche nel 2013 con match combattuti fino all’ultima buca, poi l’Inghilterra che poteva contare su giocatrici capaci di fare un gran numero di birdies, ma che ha dovuto cedere il passo alla nostra Squadra.

Ed eccoci pronte per la finale contro l’Irlanda, forte di giocatrici esperte e di grande fair play che ci ha viste perdere due match singoli e vincerne uno prima della 18, mentre il foursome ed il mio match individuale sono andati allo spareggio.

Che cosa  passa per la testa quando sai che il tuo punto è indispensabile alla Squadra per la medaglia d’oro? Il racconto della mia esperienza è in realtà abbastanza semplice perchè totalmente legato ad una delle esperienze di flow più intense della mia vita golfistica:

  • mi sono immersa totalmente in quei gesti che mi permettevano di fare ogni singolo colpo al meglio, con lucidità, senza distrazioni e senza dar peso al giudizio del pubblico
  • ho perso ogni cognizione dello scorrere del tempo e non mi sono mai data giudizi sull’esito dei colpi, erano colpi giocati e basta.

Avevo aspettative sul buon esito del mio match? No, non avevo alcun tipo di aspettative salvo l’impegno a mettere in campo il meglio di quello che potevo fare per ogni situazione che mi si presentava, come imbucare il putt decisivo per andare al play off.

La mia attenzione era interamente focalizzata sul presente e su ciò che potevo controllare del mio gioco; non avevo alcun pensiero o preoccupazione per quello che poteva fare la mia avversaria.  Mi era chiarissimo che se avessi giocato dando il massimo, poteva vincere solo chi avrebbe fatto il colpo straordinario al momento giusto.

La mia mente era calma e le mie scelte erano determinate, la presenza della Capitana al mio fianco è stata di ulteriore supporto per le fasi decisive del match.

Cosa dire quando ho visto la mia avversaria imbucare un lungo putt per il birdie e per vincere il match?

E’ stata lei a fare per prima il colpo straordinario che ci voleva per portare l’oro alla sua Squadra; sono contenta della mia performance, sono consapevole di aver dato il 100% delle mie possibilità e di averci creduto fino in fondo.

Il bilancio della nostra gara è stato molto positivo e ci ha riconfermato nella convinzione che lo spirito di squadra è sempre la carta vincente: fondere le nostre individualità per raggiungere il sogno con cui siamo scese in campo e abbiamo speso tutte le nostre energie.

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