La forza fisica non è tutto per ottenere più distanza nel golf, è ormai comunemente accettato che la potenza muscolare va abbinata ad una grande elasticità e mobilità a livello del bacino per poter caricare al massimo la molla formata da spalle e fianchi e sprigionare velocità del bastone attraverso la palla.
Abbinare la respirazione al gesto atletico ne amplifica ulteriormente l’efficacia, e ne scandisce il ritmo.
Ogni giocatore ha sempre a disposizione il proprio respiro e dovrebbe sapere come usarlo per mettersi nella migliore condizione psicofisica.
Negli articoli precedenti si è parlato dell’importanza del respiro per la gestione della concentrazione e del bilanciamento del corpo, ora ti chiedo:
sei un golfista consapevole di come respiri quando giochi?
Prova a fare questa verifica durante una seduta di allenamento giocando alcuni colpi lunghi usando questi esercizi di respirazione:
1) Vuota i polmoni poco prima di iniziare il backswing e colpisci a polmoni vuoti
2) Riempi i polmoni poco prima di iniziare il backswing e colpisci a polmoni pieni
3) Vuota i polmoni con un’espirazione lenta che accompagna il tuo ultimo sguardo alla palla e inspira durante il backswing
4) Durante la routine pre-shot prova a fare alcune respirazioni “alte” che muovono solo il torace poi nella routine del colpo successivo fai respirazioni “basse” che muovono solo la zona del diaframma e della pancia.
confronta la precisione e la distanza ottenute in ciascuno degli esercizi respiratori e valuta con quale ti sei sentito più sciolto nello swing e più a tuo agio per sprigionare potenza.
La pratica Yoga usa la respirazione per raggiungere e mantenere sia le posizionidi forza che quelle di allungamento, Elena Pogna suggerisce questo esercizio abbinato alla respirazione per avere maggiore ampiezza di apertura delle spalle nel backswing:
Chi pratica Yoga sa quanto sia importante porre l’attenzione sull’alternanza di inspiro ed espiro nell’accompagnare una postura. Generalmente, si abbina ogni fase di apertura di una postura con un inspiro e sciogliere la stessa con un un espiro.
Vediamolo nel concreto con una delle versioni dei triangoli che trovo più utile e interessante per chi gioca a golf.
>A gambe divaricate, circa 3 volte la larghezza del bacino, portiamo la schiena parallela al suolo e appoggiamo i palmi delle mani a terra con i polsi a contatto. Se sentiamo troppa tensione a livello delle gambe possiamo piegare leggermente le ginocchia o appoggiare le mani su un supporto come per esempio dei libri.
>Nell’inspiro solleviamo il braccio destro al soffitto e lo sguardo segue la mano, nell’espiro riportiamo i polsi a contatto.
>Ripetiamo il movimento qualche volta sempre dallo stesso lato prima di fermarci nella postura con il braccio in alto in modo da lavorare sul coordinamento del movimento e respiro che poi potrà servire in campo.
>Su un espiro, sciogliamo riportando i polsi a contatto, solleviamo vertebra per vertebra la colonna, rimaniamo un momento nell’osservazione delle due metà della colonna e poi ripetiamo la sequenza sul lato sinistro.
Personalmente consiglio di prendere una posizione di torsione come questa in inspiro perchè l’aria entrando amplia i polmoni, si porta nella direzione del movimento ammorbidendolo e evitando strappi. L’espiro che scioglie la posizione poi va nella stessa direzione del colpo che il golfista sta per lanciare, accentuandolo.