Dustin Johnson, allo US Open 2016, ha mostrato come un campione affronta e supera le esperienze negative del passato, giocando un grande golf perché era sicuro di avere una tecnica eccellente e di aver fatto un solido percorso di Mental Training che gli ha permesso di guidare la propria mente e le proprie emozioni dove voleva al momento più importante della gara.
“Ha dominato i primi tre giri, rovinerà tutto anche questa volta?”
Così i commenti sentiti in TV prima del giro finale dello US Open 2016;
così il dubbio di chi non vincerà mai un Major:
“Ho buttato via la gara altre volte, lo rifarò anche oggi? Sono capace di vincere?”
Tornando a D.J., come lo chiamano negli USA, è stato guidato da Bob Rotella per imparare a concentrarsi su ciò che può controllare nel presente senza rimugginare sugli errori passati.
Vediamo quali distrattori e quali punti di forza sono entrati in gioco durante questi 4 giri per D.J.
NON CONTROLLABILI AD OAKMONT:
- Difficoltà tecniche elevate del percorso
- Condizioni atmosferiche incerte
- Sospensioni di gioco
- Intervento inopportuno dei giudici di gara nel 4to giro
CONTROLLABILI DA D.J. AD OAKMONT:
- Accettare di poter sbagliare e fare bogey senza lamentarsi delle difficoltà del campo
- Fidarsi dell’efficacia del suo piano di gioco
- Essere sicuro delle proprie capacità tecniche
- Essere pronto a gestire gli imprevisti grazie al “Mental Reharsal”
- Solida Routine pre-shot
- Parlare a sé stesso (Self Talk) convinto di essere un giocatore che può vincere un Major
Il golfista amatoriale che cosa può imparare da questa vittoria?
- Rivivere le sconfitte e gli errori cristallizza un ricordo negativo e lo trasforma in fallimento minando la fiducia in sé stessi come golfisti capaci di vincere
- Aiutati dal Mental Trainer si impara ad interpretare in modo diverso e costruttivo ciò che accade in campo per non generare “credenze limitanti per il futuro”
- Distinguere con lucidità ciò che è controllabile e merita di investire le proprie energie e concentrazione da ciò che non è controllabile e che distrae il golfista minando la sua capacità di gioco
- Trovare un “Self-Talk ” che ancori i pensieri nel presente