Quali sono gli ingredienti che trasformano sei giocatrici in una Squadra?
Quando questa Squadra vince, qual’è la marcia in più?
Questa è l’esperienza che ho vissuto con le mie fantastiche compagne di gioco a Lugano.
Ognuna di noi ha portato il suo impegno e le sue caratteristiche di gioco, siamo state guidate da una Capitana fortissima e abbiamo investito tutte le nostre energie per trovare una buona strategia di gioco su un percorso molto impegnativo e pieno d’insidie.
Siamo partite tutte con un sogno nel cuore: essere tra le prime otto Squadre dopo i due giorni di qualifica, ma ci è stato chiaro che potevamo puntare a qualcosa di molto più ambizioso. Cito la Capitana: “una medaglia e …di un bel colore”
Il nostro rituale di preparazione alla gara ci ha unite ed ha aumentato la fiducia reciproca; ognuna di noi si è messa in gioco raccogliendo e facendo suo il senso di responsabilità e la disponibilità verso le altre, e la determinazione ad andare fino in fondo per prenderci quello che sapevamo di meritare.
Questa Squadra ha vissuto un’esperienza di “Flow”, in altre parole abbiamo trovato quella “Zona” speciale in cui il gioco funziona senza sforzi e controllo, le cose accadono come le abbiamo pensate, il divertimento e il piacere intrinseco sono parti essenziali e la speranza è sempre accesa anche quando la strada si fa in salita.
Cito alcune di noi:
“Ho iniziato il giro soffrendo, poi ho capito che dovevo giocare per divertirmi e tirare i colpi in scioltezza”
“Quando ho tirato il colpo decisivo del mio match alla 18, ero certa che fosse un colpo perfetto, poteva solo finire in asta”
“Adesso chiudi il match e prenditi il punto che ti spetta!”
“Quando saremo in campo, non giocheremo mai da sole e per noi stesse, siamo parte di una Squadra!”
“Vai e tira questo colpo che hai nel cuore…è il tuo colpo…metticela tutta…come và, và”
Cosa dire del mio gioco?
E’ stata un’ulteriore conferma che l’atteggiamento mentale fa la differenza.
Una routine ben strutturata, mi ha fatto imbucare i putt più importanti
Accettare e reagire agli errori fatti, è stato decisivo per mantenere la determinazione a non mollare e mi ha permesso di tirare i colpi più belli nel momento critico del match, quando le avversarie pensavano di aver vinto.
La capacità di concentrarmi e di rilassarmi mi ha facilitato il gioco sotto pressione.
La gioia di aver portato, assieme alla mia compagna di foursome, un punto all’Italia in finale è stato il coronamento di tutti gli sforzi.
Siamo state una Squadra unita e determinata, in altre parole: una “Squadra d’Oro”