Yoga e Golf 3: lucidità in gara con la respirazione

Quante volte in gara la mente scappa avanti preoccupandosi delle buche che verranno o di mantenere un bello score costruito nelle prime buche!
Quello che si vorrebbe fare è mantenere la lucidità e continuare a giocare con la stessa determinazione e strategia che avevamo all’inizio del giro, indipendentemente dai numeri scritti sullo score.
Facile?

Non per tutti.

La pratica della respirazione Yoga, detta Pranayama, propone alcune tecniche che vengono in aiuto sia nella preparazione alla gara sia durante il gioco, in particolare la “Respirazione a narici alternate”.
Elena mi ha proposto questo esercizio qualche tempo fa e ne ho tratto grandi benefici, ecco come ne parla:

Il mio consiglio da insegnante yoga è quello di avere una buona padronanza e controllo del proprio respiro per poter mantenere chiarezza sia nel gesto atletico che nella strategia da impiegare nelle buche. Quello che vi presento è la respirazione a narici alternate che  è importante ed utile  per abbassare il livello di tensione e ansia, il battito cardiaco, aumentare la normale capacità respiratoria e  ossigenare il sangue.
Come Fare:

Sedersi in una posizione comoda anche su una sedia con la schiena ben dritta, ma non rigida.
Appoggiare indice e medio della mano destra tra le sopracciglia,  lasciando liberi il pollice da una arte  e l’anulare e mignolo intrecciati dall’altra in modo da chiudere e aprire rispettivamente le narici destra e sinistra. (vedi figura).

Chiudere con il pollice la narice destra e inspirare lentamente e profondamente con la narice sinistra, trattenere a polmoni pieni il tempo di invertire l’appoggio delle dita e aprire la narice destra chiudendo con il mignolo e l’anulare la sinistra ed espirare profondamente e lungamente dalla narice destra. Ora che la narice destra è aperta, da lì inspirare nuovamente profondamente, invertire la chiusura delle narici ed espirare profondamente dalla sinistra.

Questo è un ciclo  di respirazione completo.
Ripetere varie volte. Se dopo un po’ si affaccia della tensione o del nervosismo interrompere con un respiro profondo e tornare a respirare spontaneamente.

Come la uso nel gioco:
Trovo grande beneficio da questo tipo di respirazione per la lettura dei greens che è in sè un’attività creativa ma che a volte diventa troppo razionale o carica di dubbi quando c’è la tendenza all’overeading delle pendenze.

Avvicinandomi al putting green prima della gara o camminando verso il green della buca che sto giocando, spendo qualche minuto respirando a narici alternate, questo facilita  l’equilibrio dei due emisferi del cervello (destro creativo ed istintivo / sinistro razionale e logico).
Trovo così maggiore chiarezza nella visualizzazione delle pendenze e della traiettoria che immagino farà la palla per entrare in buca, mi è più facile muovere il putt come un pendolo senza necessità di guidare il colpo con le mani.

Yoga e Golf 2: Equilibrio e Concentrazione prima della Gara

Quando mi preparo per una gara voglio riscaldare il gioco e la mente:
entrare nel ruolo di golfista con una routine che mi renda presente a me stessa e in sintonia con lo swing e il putt.

Elena, grazie alla pratica Yoga, mi ha dato uno spunto interessante per trovare la centratura ottimale del corpo del ritmo attraverso una posizione di equilibrio che ho adattato al golf:

L’Albero
In questa “Asana”, posizione Yoga, l’equilibrio del corpo riflette l’equilibrio interiore col quale ci si mette in sintonia.
Ecco come Elena suggerisce di prendere la posizione dell’Albero durante la fase di stretching che precede il riscaldamento del gioco:

Portiamoci in piedi, piedi paralleli, dondoliamo un po’ sulle piante dei piedi in modo da ridistribuire il peso del corpo su tutta la pianta. Spesso appoggiamo il nostro peso più su un piede che sull’altro o più su una parte del piede che sull’altra.
Quando ci sembra di aver bene riposizionato il piede e ci sentiamo ben radicati a terra, respingiamo con i piedi il suolo e allunghiamo la nostra struttura verso l’alto, tenendo anche gli addominali e i glutei in contrazione per allineare anche la zona lombare.
Quindi spostiamo il nostro peso sul piede destro e appoggiamo il piede sinistro sulla caviglia destra con le dita a terra e avendo cura di tenere il ginocchio piegato bene aperto sul lato. Portiamo le mani giunte davanti al petto nel saluto.
Se vogliamo proseguire con l’ equilibrio, possiamo portare il piede all’interno del ginocchio della gamba tesa o all’interno della coscia e sollevare le mani giunte oltre la testa.
Presa la postura, mantenerla per qualche respiro mantenendo lo sguardo fisso a terra e concentrare il respiro nell’addome.
Praticare anche dall’altro lato.

Quando inizio il  riscaldamento in Campo Pratica, uso la posizione dell’Albero che ho adattato al golf con le seguenti mosse:

Prendo in mano un ferro e mi addresso come se fossi sulla palla, poi sollevo la gamba destra e appoggio il piede davanti al ginocchio sinistro.
Trovo il mio equilibrio e la sintonia con il bilanciamento del peso sulla gamba di appoggio tenendo il bastone sollevato da terra; tengo la posizione per qualche respiro.
Mi concentro sul respiro nella zona dell’addome

 

Quando ho preso fiducia con questa posizione statica, inizio a muovere qualche volta il ferro nel back swing dolcemente e a  tornare alla posizione di partenza sempre dolcemente.
Sento come il peso del bastone attiva la mia gamba di appoggio e come il mio baricentro resta ben posizionato.
Abbino al movimento il ritmo di inspirazione ed espirazione.

Ripeto tutto con la gamba sinistra.

 

Alla fine di questo riscaldamento dell’equilibrio e del ritmo mi sento pronta per iniziare la pratica vera e propria con fiducia nel movimento del mio corpo e concentrazione sul gioco.

Sembra difficile? Non trovi l’equilibrio?
Prova a sospendere ogni giudizio su quanto sia facile, difficile o tu lo stia facendo più o meno bene…il segreto sta proprio nel liberare la mente da ogni valutazione razionale

Respirazione Yoga e Golf1

Ci viene ormai da più fonti confermata la tesi che la presenza respiratoria porta beneficio su ampia scala.
E allora perchè ci insegnano a scrivere e far di conto fino alle cose più disparate e originali, ma nessuno ci insegna a respirare in maniera corretta e consapevole?

Nasce da qui l’idea di un’ insegnante di yoga , Elena Gaia Pogna e di una sport mental trainer, Camilla Dettori, di integrare le rispettive conoscenze per dare una prospettiva nuova alle attività sportive e non, che ci vedono coinvolti.

Daremo vita ad una piccola rubrica per affrontare gli aspetti essenziali di questo affascinante mondo della connessione tra respiro, cuore e mente.

E’ possibile muovere i primi passi nell’ampio mondo del respiro avendo come obiettivo quello di prendere consapevolezza di come cambiano il corpo e la mente quando li si condiziona attraverso una respirazione profonda e ritmata.

Elena dice:
Più entro nell’universo dello yoga,  più mi viene da fare una distinzione tra quello che può essere una “pratica formale” che consiste in un appuntamento fisso con il tappetino e una “pratica quotidiana del gesto” che si concretizza nel portare la nostra presenza nell’azione, vivere pienamente ciò che si fa.

Questo sposta il nostro focus su ciò che Budda riassumeva nei suoi discorsi come “faccio ciò che mi piace o mi piace ciò che faccio?”.Nella vita scelgo di fare solo ciò che mi piace o sono in grado di fare ciò che è opportuno fare sviluppando l’attitudine del godere di ciò che faccio nel momento presente, qualunque cosa sia?E quando faccio qualcosa che mi piace, sono davvero presente ad essa?
Quando scelgo di dedicare del tempo al mio allenamento di golf, riesco a ritagliarmi dello spazio tutto per me, sono davvero presente a ogni passo sul green e in sintonia con i miei gesti? O sono di fatto da un’altra parte?
Allenare la tecnica forse vuol dire allora anche allenare la propria presenza nel gesto e questo sicuramente lo si può fare riportando l’attenzione al nostro flusso del respiro, all’alternanza di inspiro ed espiro, alla sua qualità in ogni momento.
Tolja sostiene che ogni volta che una persona cambia in profondità il suo modo di respirare, tutto il suo corpo e il suo campo energetico vanno incontro a una serie di riorganizzazioni, sopratutto a livello neurologico con conseguenze anche sull’ambiente circostante. Per esempio si attiva la nostra parte creativa e si è pronti a trovare soluzioni o ad interagire in maniera più lucida con l’ambiente circostanete.

Camilla dice:
La tranquillità della mente che si acquisisce durante la pratica Yoga è un ottimo spunto per la concentrazione sul campo di golf. Attraverso il respiro, l’attenzione viene focalizzata su un particolare movimento o centratura del corpo e la mente abbandona tutto ciò che non è strettamente funzionale a quel gesto.
Mai sentito dire: gioca un colpo alla volta?
Ecco che la respirazione rappresenta lo strumento ideale per riportare i  pensieri sugli elementi utili all’esecuzione di ogni colpo e avviare una routine efficace

Pronti a partire per questo viaggio quindi?

Clinic Golf-Life Balance G.C. Matilde di Canossa

ANNA NISTRI
IN COLLABORAZIONE CON
GOLFISTICAMENTE.IT
PRESENTANO
PRESSO GOLF CLUB MATILDE DI CANOSSA

NUOVO IMPULSO ALLA PERFORMANCE DEI GOLFISTI
Livello Base
SABATO 29 marzo

  • Giochi meglio in allenamento che in Campo?
  • Il tuo gioco è all’altezza delle tue aspettative?
  • Pensi che potresti imparare di più dopo ogni lezione con il Pro?
  • Quando vai in Campo Pratica ti annoi?

Queste domande saranno al centro delle attività e dei Workshop della Clinic.

Programma della Giornata:

Workshop mattino:
Come funziona il nostro cervello nello sport
Respirazione e golfImparare efficacemente tecniche nuove
Cosa voglio e posso chiedere al maestro

Campo Pratica: Stili di apprendimento preferiti per le varie aree del gioco

Pitch and putt: come strutturare allenamenti efficaci

Workshop Pomeriggio:
Atteggiamento utile in campo atteggiamento utile in allenamento
Costruire fiducia nel proprio gioco
Riscaldamento pre-gara

Interverranno

Anna Nistri:
Head Pro Golf Club Matilde di Canossa, in passato allenatrice della Nazionale femminile e di Federica Piovano, giocatrice dell’ European Tour. Giocatrice della Nazionale femminile e dell’European Tour

Camilla Dettori:
Master Psicosport, Mental Game Coaching Pro Certificata, Giocatrice Nazionale  e Accompagnatrice-Capitana Nazionale Italiana Golf

Giovanni Sebastiano Cozza:
Mental Coach, Professional Counselor, Master Trainer

Per informazioni e prenotazioni:
Anna Nistri  e-mail: nistri.anna@gmail.com   Cell: 348-3661156

Connetti Cuore e Mente e controllerai le emozioni sul campo da golf

Cosa fanno cuore e mente quando giochiamo?

Batticuore prima di partire in gara e nelle situazioni impegnative in campo: tutti i golfisti sanno di cosa sto parlando! In effetti il ritmo cardiaco diventa molto disordinato quando subentrano stati d’animo di frustrazione o di stress.
Ho dato importanza prioritaria nei miei percorsi di Mental Training alla gestione ottimale dell’emotività durante un giro in gara, in allenamento e a lezione.

Recentemente mi sono occupata di Biofeedback nel golf: una tecnologia che permette di monitorare in tempo reale la condizione psicofisica degli atleti e di avere una lettura diretta dei progressi ottenuti dall’applicazione al gioco degli strumenti della preparazione mentale. Il progetto pilota su cui ho collaborato ha valutato la relazione tra Variabilità Cardiaca HRV e performance in allenamento e in campo.
HRV è un parametro misurabile in tempo reale e dà indicazioni sull’equilibrio del sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico; tanto più il suo valore è alto, tanto maggiore è il benessere psicofisico dell’atleta e la sua capacità di reagire all’ambiente.
Il dato più evidente emerso confrontando le rilevazioni, è che è possibile massimizzare la Variabilità Cardiaca usando la respirazione e la visualizzazione guidata, indipendentemente dall’età e dal livello di gioco.
Questa è la “Coerenza Cardiorespiratoria” che è misurabile e rappresenta l’armonizzazione  tra cuore, cervello e polmoni.

Allenare la “coerenza cardiorespiratoria” non è un’attività fine a se stessa né solo un metodo per rilassarsi. La si impara e la si usa  come supporto potentissimo per l’applicazione delle tecniche di mental training e per  la gestione delle emozioni in campo.


La mia proposta
:                                                                                                               Ho introdotto nei programmi individuali l’utilizzo di un Biofeedback che ha alle spalle anni di ricerca scientifica e conferme sui campi da golf USA  per ottenere la “coerenza cardiorespiratoria”  in maniera semplice ed intuitiva:    

1) messa a punto di respirazione ritmata e calibrata sulle caratteristiche personali
2) utilizzo dello strumento di biofeedback per ricevere un segnale visivo ed acustico ad ogni livello di coerenza raggiunto
3) applicare alle fasi del percorso di Mental Training
4) portare il tutto in campo

Grazie a questa tecnologia di supporto e alla perseveranza nella pratica della respirazione, ho notato nei giocatori, che l’ hanno provata, una maggiore consapevolezza di sé e successo nell’utilizzo delle tecniche del Mental Training.

Benefici per il golf:

>Trovare la condizione di “stress buono” per giocare al meglio in gara >Reagire ad errori e imprevisti >Ritrovare e mantenere la concentrazione per tempi lunghi >Entrare in “Flow” o nella “Zona” >Interrompere il ciclo dei pensieri negativi

Benefici in generale:  

>Avere lucidità per affrontare le situazioni quotidiane >Gestire lo stress                                                      >Aumentare la concentrazione sul compito           >Migliorare i processi di rigenerazione fisiologica

 


Per saperne di più
:

Lagos, Vaschillo et Al: Heart Rate Variability Biofeedback as a strategy for dealing with competitive anxiety: a case study       Biofeedback, vol36 issue3 fall2008

Doc Childre: Managing Emotions: Golf’s Next Frontier     Heart Math Library

 

Flow Academy: cultura dello sport e atleti

C’è una storia speciale e un bagaglio di emozioni che si accompagnano ad ogni Atleta, Marisa Muzio e il giovane Psicologo Luca Argenton hanno aperto un nuovo sito:

www.flowacademy.it

 

 

E’ qui che si raccontano vittorie, sconfitte, retroscena e preparazione di una stagione agonistica; sono  protagonisti la sfida con sé stessi per eccellere e la forza di ripartire dopo una delusione.

Tutti hanno cercato il “Flow”, qualcuno lo lo ha trovato spesso, qualcuno ha lo trovato assieme alla prestazione eccellente; viene spontaneo domandarsi

si può allenare il Flow?

La buona notizia è:

 si possono allenare quegli atteggiamenti che predispongono ad entrare nello stato di Flow!

Grazie a Marisa e a Luca per avermi aiutata a capire meglio e a provare…spesso… questo “Stato di Grazia” e per avermi invitata a contribuire su Flow Academy con “Storie di Golf”.

La nuova stagione golfistica è alle porte, ne vedremo delle belle!

 

Argento agli Europei Seniores a Squadre Femminili Bled 2013

Emanuela Gumirato, Camilla Dettori, Clotilde Costa, Capitana: Silvia Valli , Giovanna Foglia, Francesca Christillin

GIOCARE IL MATCH DECISIVO PER LA SQUADRA

Bled, un campo tecnico, molto mosso e immerso nei boschi delle Alpi slovene: una cornice perfetta per difendere il titolo di Campionesse Europee a Squadre conquistato nel 2012.

Siamo partite molto cariche, con la guida esperta della Capitana che ha saputo valorizzare e complementare le caratteristiche di gioco di ognuna di noi per affrontare un parterre di 15 Nazioni agguerrite e competitive.

Abbiamo giocato due buoni giri di qualifica medal per conquistare il primo flight delle 8 migliori Squadre che si sarebbero contese il podio e la vittoria finale nei match plays. Ognuna di noi ha dato il suo contributo impegnandosi fino in fondo ed è stata fondamentale la bella prestazione di chi è stata inserita con un brevissimo preavviso per sostituire una giocatrice infortunata.

Subito due incontri molto impegnativi: prima la Francia, sconfitta in finale nel 2012, e superata anche nel 2013 con match combattuti fino all’ultima buca, poi l’Inghilterra che poteva contare su giocatrici capaci di fare un gran numero di birdies, ma che ha dovuto cedere il passo alla nostra Squadra.

Ed eccoci pronte per la finale contro l’Irlanda, forte di giocatrici esperte e di grande fair play che ci ha viste perdere due match singoli e vincerne uno prima della 18, mentre il foursome ed il mio match individuale sono andati allo spareggio.

Che cosa  passa per la testa quando sai che il tuo punto è indispensabile alla Squadra per la medaglia d’oro? Il racconto della mia esperienza è in realtà abbastanza semplice perchè totalmente legato ad una delle esperienze di flow più intense della mia vita golfistica:

  • mi sono immersa totalmente in quei gesti che mi permettevano di fare ogni singolo colpo al meglio, con lucidità, senza distrazioni e senza dar peso al giudizio del pubblico
  • ho perso ogni cognizione dello scorrere del tempo e non mi sono mai data giudizi sull’esito dei colpi, erano colpi giocati e basta.

Avevo aspettative sul buon esito del mio match? No, non avevo alcun tipo di aspettative salvo l’impegno a mettere in campo il meglio di quello che potevo fare per ogni situazione che mi si presentava, come imbucare il putt decisivo per andare al play off.

La mia attenzione era interamente focalizzata sul presente e su ciò che potevo controllare del mio gioco; non avevo alcun pensiero o preoccupazione per quello che poteva fare la mia avversaria.  Mi era chiarissimo che se avessi giocato dando il massimo, poteva vincere solo chi avrebbe fatto il colpo straordinario al momento giusto.

La mia mente era calma e le mie scelte erano determinate, la presenza della Capitana al mio fianco è stata di ulteriore supporto per le fasi decisive del match.

Cosa dire quando ho visto la mia avversaria imbucare un lungo putt per il birdie e per vincere il match?

E’ stata lei a fare per prima il colpo straordinario che ci voleva per portare l’oro alla sua Squadra; sono contenta della mia performance, sono consapevole di aver dato il 100% delle mie possibilità e di averci creduto fino in fondo.

Il bilancio della nostra gara è stato molto positivo e ci ha riconfermato nella convinzione che lo spirito di squadra è sempre la carta vincente: fondere le nostre individualità per raggiungere il sogno con cui siamo scese in campo e abbiamo speso tutte le nostre energie.

Clinic di Golf e Mental Training presso Golf Club Castello di Tolcinasco

28 maggio: prende il via presso la Blue Team Golf Academy. all’interno del Golf Club Castello di Tolcinasco,  la prima Clinic di golf in Italia che abbina lavoro sull’aspetto mentale e su quello tecnico “Sblocca il potenziale di gioco”.

Questa iniziativa è nata dalla intuizione di Golfisticamente.it ed è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra Giorgio Bordoni, Head Pro della Blue Team, il Mental Coach Giovanni Cozza e la Mental Game Coaching Pro Camilla Dettori.

Il filo conduttore è stato quello di mettere a fuoco per ogni giocatore la sua componente emotiva, la sua consapevolezza e la sua tecnica del gesto grazie ad un percorso innovativo che ha integrato attività in aula, in campo pratica ed in campo.

La parola chiave della giornata: uscire dalla propria zona di confort

Certo, fare quello sforzo che ha permesso ad ogni partecipante di mettere in moto e di riscoprire le risorse necessarie per fare un passo avanti col proprio swing, col proprio atteggiamento in campo e come persona.

Senza paura di confrontarsi con attività sfidanti e modalità di allenamento nuove rispetto alle proprie abitudini consolidate, nè con quelle emozioni e convinzioni che sono in effetti limitanti finchè non le si affronta con determinazione e strumenti pratici.

Il bilancio della giornata è stato molto positivo per tutti, ognuno ha portato con sè un bagaglio di esperienze nuove e di nuove prospettive da introdurre nel gioco e strumenti efficaci per ottenere il massimo dalle lezioni col professionista e da se stessi autonomamente.

Il successo più importante della Clinic è stato quello di dare ai giocatori la spinta al cambiamento e la consapevolezza di essere loro in prima persona i veri protagonisti di ogni miglioramento di gioco: superare sè stessi per ottenere grandi performances