Barbara Contini è una Campionessa di tiro con l’arco Categoria Visually Impaired1 arco Compound e ha appena vinto una medaglia d’oro e una d’argento nei Campionati Italiani tenutisi a Firenze il 27/28 Maggio.
Io e Barbara lavoriamo assieme da qualche anno e la sfida del Campionato Italiano 2023 era di grande importanza per lei: quali sono stati gli strumenti vincenti?
In una sessione di rifinitura qualche giorno prima della gara, abbiamo messo a punto una serie di parole chiave che servissero a lei e al suo Allenatore per trovare la concentrazione giusta sugli elementi più importanti della “Sequenza di Tiro”.
L’essenziale per poter arrivare al mirino tattile pronta e fluida ed essere efficace su ogni singola freccia.
Le frecce più importanti? La freccia per vincere? Chiamarle “la freccia per vincere” o “la freccia più importante” assegna a queste frecce un’etichetta che aumenta la tensione e rompe quello stato di Flow che non vuole giudizi o controlli meccanici del gesto.
Il mantra è stato: “ogni freccia è una freccia e basta!”
Lavorando sulla imagery, Barbara si è immaginata e sentita come se un raggio laser passasse dalla sua mano nella freccia e di lì dritto al bersaglio giallo (il centro!).
La consapevolezza di essere connessa con il centro del paglione ha innescato al massimo la fiducia nelle sue capacità di eseguire il gesto con naturalezza in uno stato di Flow.
Anche nel tiro con l’arco il Flow ha un ruolo importantissimo e può essere allenato.
Di seguito le sue parole sulla gara e sulla preparazione mentale fatta:
“Per preparare una gara, soprattutto se si tratta di un campionato italiano, non basta il mero allenamento fisico, ci vuole altro.
Per arrivare al meglio ad affrontare questa gara, ho valutato con Camilla quali erano i miei punti deboli, scegliendo di lavorare sull’insieme, ma in particolar modo sul particolare di alcuni di essi.
Abbiamo valutato alcuni esercizi da svolgere al di fuori del campo di gara, prima dell’appuntamento, e in seguito per scaricare la tensione.
Abbiamo anche scelto quegli strumenti che dovevano servire in gara per mantenere attiva e costante l’attenzione sul gesto del tiro e non far vagare la mente, facendo agire con me anche il mio Allenatore/accompagnatore.
La combinazione delle attività mentali da svolgere, con l’ausilio del mio Allenatore, sono state utilissime, oltre che indispensabili per farmi raggiungere l’obiettivo prefissato della vittoria. Il tramutare la mia emotività da agente negativizzante a risorsa utile è uno dei punti chiave che è stato allenato, e che deve sempre essere allenato per supportarmi durante le competizioni, di tutte le tipologie.”Barbara Contini
Proprio di Flow ho parlato con Barbara per una sua testimonianza di cosa sia per una campionessa non vedente questo “stato di grazia”.
Clicca sul il link di seguito per ascoltare la sua intervista: “Sento ma non vedo”
https://marisamuzio.it/flow-for-all/